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Generale


Storia della Chiesa in Italia
Di David R. Crockett
Traduzione di Maria Arcidiacono

Parte I: 1949 - 1900

1849-1850: Arrivano i primi missionari

Durante la conferenza generale dell'ottobre 1849, fu "proposto e accettato" che "Lorenzo Snow e Joseph Toronto vadano in missione in Italia". L'anziano Snow era stato chiamato di recente membro del Consiglio dei Dodici. Joseph Toronto era nato in Sicilia, una scelta naturale quella di introdurre il Vangelo in Italia per la prima volta. In meno di due settimane l'anziano Snow fece i preparativi necessari e salutò la sua famiglia. Il 19 ottobre 1849 un gruppo di missionari partì dalla Valle di Salt Lake diretto ad est, verso le varie missioni. Shadrach Roundy fu nominato capitano della compagnia, mentre attraversavano le pianure.

Scrisse l'anziano Snow:

"In silenzio solenne lasciai ciò che, dopo Dio, era più caro al mio cuore, i miei amici, la mia cara moglie e i figli piccoli. Mentre perseguivo il mio viaggio coi miei fratelli, molti sentimenti contrastanti si agitavano nel mio petto. I giardini e i campi attorno alla nostra amata città cedevano il passo al vasto deserto che si stendeva davanti a noi per miglia...ma sapevamo che il lavoro in cui eravamo impegnati consisteva nel portare luce a coloro che sedevano nelle tenebre e nella valle dell'ombra della Morte, i nostri petti erano ricolmi di amore e ci asciugammo le lacrime". (Lorenzo Snow, "The Italian Mission").
Quando i missionari arrivarono a Kanesville, Iowa, i santi li salutarono con grida di gioia e fecero sparare i cannoni a salve. Mentre proseguivano gli anziani provarono una tristezza profonda visitando Nauvoo e Carthage, nell'Illinois. (Eliza R. Snow, "Biography of Lorenzo Snow", pagg. 112-13)

Il 25 marzo 1850, l'anziano Lorenzo Snow salpò sulla nave "Shannon" e arrivò a Liverpool il 19 aprile. Mentre operava in Inghilterra, l'anziano Snow ebbe l'impressione di dover chiamare Thomas B. H. Stenhouse ad accompagnare lui e Joseph Toronto in Italia. L'anziano Stenhouse accettò la chiamata e lasciò in Inghilterra la moglie e gli amici. L'anziano Snow assistette al momento della separazione e pensò:

" Se le persone d'Italia sapessero i sacrifici dolorosi che abbiamo fatto per amor loro non avrebbero il coraggio di perseguitarci".

Il 15 giugno 1850 gli anziani partirono per l'Italia. Passarono da Parigi e dal sud della Francia. Navigarono nel Mediterraneo ed arrivarono a destinazione, nel porto di Genova il 25 giugno. Essi videro l'influenza del cattolicesimo in tutta la città e capirono che il compito sarebbe stato difficile. Cinque giorni più tardi l'anziano Snow incaricò gli anziani Toronto e Stenhouse di andare a predicare nelle valli del Piemonte, ai piedi delle Alpi. In questa regione c'era una comunità protestante di circa 21.000 persone note come Valdesi. Questi parlavano francese con un misto di italiano.

L'anziano Snow restò a Genova, Italia. Ben presto il lavoro divenne scoraggiante. Egli scrisse:

" Sono solo e straniero in questa vasta città, a ottomila miglia dalla mia amata famiglia, circondato da persone di cui non conosco i modi di agire e di pensare. Sono venuto a illuminare le loro menti e ad istruirli nei principi della rettitudine. Ma non vedo mezzi possibili per compiere questo obiettivo. Tutto è tenebra in prospettiva".
L'anziano Snow incontrò un uomo dall'Inghilterra che aveva già visto in precedenza; questi era molto interessato al lavoro dell'anziano Snow, ma dopo aver saputo che l'anziano era mormone, e che credeva il battesimo essenziale alla salvezza, non volle sentire oltre.

Di nuovo un po' scoraggiato, l'anziano Snow scrisse:

"Adesso sono in un paese cattolico. I suoi abitanti sono continuamente davanti ai miei occhi. Il mio cuore soffre a vedere le loro follie e malvagità - le loro tenebre fitte e la loro superstizione".
Ben presto l'anziano Snow ricevette una lettera dagli anziani Toronto e Stenhouse che erano nelle valli del Piemonte. Essi stavano già raccogliendo un po' di successo! L'anziano Snow decise di unirsi a loro:
"Credo che il Signore abbia qui, nascosto fra le valli alpine, un popolo, ed è la voce dello Spirito che inizierò qualcosa importante in quella parte di questa buia nazione". (Eliza R. Snow, "Biography of Lorenzo Snow", pagg. 120-21).

L'anziano Snow arrivò nelle valli del Piemonte il 23 luglio 1850. La bellezza di esse toglieva il fiato e ricordò all'anziano Snow la valle di Salt Lake. L'anziano Joseph Toronto chiese all'anziano Snow se poteva visitare i suoi parenti in Sicilia. Egli approvò quest'idea e l'anziano Toronto lasciò la valle all'inizio di agosto.

Perché il lavoro potesse progredire fra i valdesi era necessario avere opuscoli della chiesa in francese. L'anziano Snow scrisse un'opera intitolata ""La Voix de Joseph" (La voce di Giuseppe) che conteneva la storia di Joseph Smith, e dei resoconti di persecuzioni affrontate dai santi. L'anziano Snow non poté trovare un traduttore in francese così mandò l'opuscolo a Orson Pratt in Inghilterra. Orson Pratt fece tradurre l'opuscolo da un professore dell'università di Parigi.

1850: Comincia l'opera Missionaria; Il primo battesimo

Durante il settembre del 1850 gli anziani Lorenzo Snow e Thomas Stenhouse si prepararono a predicare apertamente il vangelo ai valdesi che vivevano nelle valli del Piemonte.

Si crede che questa comunità protestante sia stata fondata da missionari cristiani verso il primo secolo. Più tardi diventò un rifugio per coloro che si opponevano ai cambiamenti della chiesa cristiana. Nel 1655 il governatore del Piemonte ordinò che tutte le famiglie valdesi delle valli si convertissero al cattolicesimo o se ne andassero via entro tre giorni. Triste a dirsi ne seguì un massacro. Circa 30 anni più tardi, fuggirono di nuovo dalle loro case, questa volta lasciando deserte le valli per tre anni. Alla fine nel 1848 il re di Sardegna Carlo Alberto garantì a queste persone completa libertà di religione, il ché preparò la via agli anziani mormoni, che arrivarono due anni dopo. ("Whence & Whither: Origins and Descendants of Michael and Marianne Beus").

Gli anziani andarono ad alloggiare con la famiglia Grey. Al mattino del 6 settembre 1850 appresero che il piccolo Joseph Grey figlio treenne della padrona di casa era gravemente malato. L'anziano Snow riferì:

"Andai a vederlo nel pomeriggio, la morte stava facendo scempio del suo corpo, la sua figura, prima sana, ora era ridotta a uno scheletro e solo vedendolo da vicino potemmo capire che era ancora vivo. Mentre riflettevo sulla nostra situazione, e assistevamo a questo sforzo del Principe delle Tenebre di erigere una barriera tra noi e la predicazione del vangelo, la mia mente fu risvegliata pienamente a un senso della nostra pozione. Mi ritirai per riposare alcune ore e invocai il Signore di assisterci in quest'ora". ("Biography of Lorenzo Snow", pag. 128)
Al mattino seguente gli anziani Snow e Stenhouse digiunarono e andarono sulla montagna per pregare. Mentre uscivano di casa videro la signora Grey che singhiozzava e il signor Grey che diceva "Muore, muore". Arrivati sui monti i due anziani invocarono il Signore in solenne preghiera, chiedendogli di risparmiare la vita del bambino. L'anziano Woodruff comprese che questo era molto importante poiché essi si preparavano a proclamare a queste persone che il vangelo, inclusi i doni dello Spirito, era stato restaurato sulla terra.

Gli anziani tornarono nel pomeriggio, unsero il bambino con olio consacrato e lo benedissero per la guarigione. Poche ore più tardi il signor Grey visitò gli anziani e disse loro che suo figlio stava molto meglio. Quella notte i genitori poterono riposare, per la prima volta dopo molti giorni. Il giorno dopo quando gli anziani vennero a visitare il bambino, videro la signora Grey tutta felice per la sua guarigione. L'anziano Snow testimoniò che il piccolo era stato guarito dal Dio del cielo.

L'anziano Snow capiva che era necessario più aiuto per iniziare a fare proselitismo. Scrisse in Inghilterra richiedendo che gli venisse inviato l'anziano Jabez Woodard per aiutarlo col lavoro in Italia. Questi arrivò il 18 settembre, il giorno dopo, il 19 settembre 1850 l'anziano Lorenzo Snow propose che iniziassero ufficialmente il lavoro missionario per la prima volta in Italia, e che si organizzasse la chiesa.

I tre anziani si arrampicarono su un'alta montagna vicino a Torre. Su di una "roccia che si protendeva fieramente" cantarono inni di lode al Signore e offrirono una preghiera. La loro petizione al Signore includeva:

"da quando si eleverà questo stendardo, possa una voce andare avanti, fra la gente di queste montagne e valli, per tutta la lunghezza e larghezza di questa terra, possa andare avanti e raggiungere i tuoi eletti come la Voce del Signore, che lo Spirito Santo possa cadere su di loro, impartendo conoscenza in sogni e visioni riguardo a quest'ora della loro redenzione".

Gli anziani organizzarono formalmente la chiesa in Italia come Lorenzo Snow come suo presidente. I fratelli cantarono, pregarono e profetizzarono sul lavoro in Italia. L'anziano Snow impose le mani su gli anziani Stenhouse e Woodard, benedicendoli con il conforto e il potere. Mentre stavano scendendo dalla montagna l'anziano Snow propose che la montagna fosse nota ai mormoni come "Monte Brigham" e la roccia su cui stava fosse chiamata "La roccia della profezia".

Gli anziani cominciarono a frequentare piccoli servizi di adorazione protestanti, tenuti nelle case private. A volte era permesso loro di condividere le loro credenze. Ciò cominciò a creare un po' di agitazione fra i ministri religiosi. Agli anziani venne chiesto di tenere una riunione pubblica di confronto, e in essa vennero interrogati da molti ministri che volevano fermare la loro opera missionaria. Gli anziani risposero alle domande e predicarono per tre ore. Dopo la riunione un uomo, Jean Antoine Box credette che gli anziani fossero i servi di Dio. Il 27 ottobre 1850 egli fu la prima persona ad essere battezzata in Italia.

L'anziano Lorenzo Snow condivise i suoi sentimenti riguardo a quest'occasione storica e sacra:

"Fu con non poca soddisfazione che scesi lungo il fiume per compiere all'ordinanza...ero felice che il Signore finora avesse benedetto i nostri sforzi e ci avesse reso possibile aprire la porta del Regno in Italia. I miei fratelli stavano sulla riva del fiume-gli unici esseri umani testimoni di questa scena interessante. Avendo desiderato a lungo questo momento, i suoni delle parole in italiano risuonarono dolci e morbidi, mentre amministravo l'ordinanza e aprivo una porta che nessun uomo può chiudere" ("Biography of Lorenzo Snow", pagg. 134-35).

1850-1851: Primi battesimi; Si stabilisce un ramo.

Durante la prima parte del 1850 l'anziano Snow e i suoi colleghi continuarono le loro fatiche missionarie fra le brave persone delle valli del Piemonte, in Italia. L'anziano Snow scriveva a Franklin Richards:

" Non pensare, caro Franklin che siamo fra palazzi di marmo o circondati da opere d'arte scelte che adornino molte parti di questo meraviglioso paese. Qui un uomo deve predicare da una casa all'altra, da una capanna all'altra. Qui più di una baracca non ha vetri alle finestre, e per la scarsità di combustibile spesso il focolare è spento; e durante le lunghe sere d'inverno le famiglie sono raggruppate insieme nelle stalle, fra gli animali, per quel po' di calore che non possono trovare da nessuna altra parte". (Lorenzo Snow, "The Italian Mission".)
Gli anziani erano stati trattati con rispetto dal clero locale, ma nessuno dei suoi componenti aveva un serio interesse nel vangelo restaurato. Una domenica di novembre uno dei ministri ammonì la sua congregazione a non abbandonare la chiesa per la quale i loro padri erano morti. L'anziano Snow scrisse nella sua lettera:
" Chissà quali sarebbero stati i suoi sentimenti se avesse saputo che fra alcune ore avrei battezzato uno del suo gregge che aveva ascoltato il suo avvertimento".

Malgrado le loro sfide l'anziano Snow continuò ad aver fiducia che il lavoro in Italia sarebbe andato avanti.

"Ora è venuto il momento in cui il vangelo deve essere fatto risuonare per tutta la terra, e l'Italia udrà il suo annuncio! Il lavoro qui è lento e noioso. L'atmosfera spirituale attorno a noi è come la tenebra egiziana che poteva essere sentita. Cionondimeno la Chiesa è stata stabilita. L'albero è stato piantato e sta espandendo le sue radici". (Idem)

L'anziano Snow decise di mandare l'anziano Thomas Stenhouse ad operare in Svizzera. Quanto a lui aveva deciso di recarsi in Inghilterra e fare i preparativi per far tradurre il Libro di Mormon in italiano. Decise di chiamare l'anziano Jabez Woodward alla guida della Chiesa in Italia. Il 25 novembre 1850 i tre anziani salirono ancora una volta sul "Monte Brigham". Questa volta il loro procedere era reso più difficoltoso dalla neve. Alla fine raggiunsero la "Rocca della Profezia" e guardarono giù nella valle.

"L'antica e famosa Italia, la scena della nostra missione si stendeva come una visione davanti ai nostri occhi incantati. Luce e ombra producevano, in modo sorprendente, il loro effetto in quel vasto dipinto, perché, mentre le nuvole scagliavano l'ombra da una parte, l'altra parte era illuminata dalla luce del sole luminosissima per quanto l'occhio poteva spingersi. Ma ci fu una riflessione sacra che buttò una luce più chiara di quella del cielo a giorno pieno: era in quel posto che due mesi prima avevamo organizzato la Chiesa di Gesù Cristo in Italia. Se fossimo stati su un pavimento d'oro e di diamanti non avrebbe fatto un'impressione come il ricordo imperituro di quella sacra scena". (Idem)

Gli anziani cantarono inni al Signore, e poi l'anziano Snow ordinò l'anziano Woodard sommo sacerdote e lo mise a parte per dirigere la Chiesa in Italia. Allo stesso modo l'anziano Stenhouse fu ordinato e messo a parte, per portare il vangelo alla Svizzera. Gli anziani tornarono a valle e alcuni giorni dopo l'anziano Stenhouse partì.

Prima di lasciare l'Italia l'anziano Snow poté trovare finalmente qualcuno che pubblicasse l'opuscolo "La Voix de Joseph". Un opuscolo unico nella storia mormone, in quanto sulla prima pagina si mostrava l'incisione di una suora cattolica, un'ancora, una lampada, e una croce. Sull'ultima pagina c'era la figura dell'arca di Noè, una colomba e un ulivo. Questo nuovo lavoro, scritto in francese raccontava la storia della restaurazione. Gli anziani cominciarono a distribuirne le copie nella comunità. Un altro opuscolo pubblicato si intitolava:"L'antico vangelo restaurato".

Nel gennaio 1851 l'anziano Snow lasciò l'Italia nelle mani esperte dell'anziano Jabez Woodard. L'opera continuava a progredire. John Malan si interessò al vangelo e permise all'anziano Woodard di tenere riunioni a casa sua. A una riunione non c'erano meno di venticinque persone. Presto la famiglia Malan accettò il Vangelo e fu battezzata.

Il 24 febbraio 1851 due giovani venero battezzati nel fiume Angrogna. Durante il servizio le nuvole si divisero e si vide fra di esse il "monte Brigham" da cima a fondo. L'anziano Woodard esclamò "Il velo sull'Italia si è strappato!" Il giorno dopo altre dieci persone si unirono Chiesa nel battesimo

Nel maggio 1851 L'anziano Woodard riferì che la Chiesa in Italia consisteva di ventun persone. Egli aveva ordinato molti fratelli al sacerdozio ed essi furono chiamati ad assisterlo negli sforzi missionari. Egli chiamò John D. Malan ad essere presidente del ramo di Angrogna. Le famiglie che entrarono nella Chiesa in quel periodo includevano cognomi come: Beus, Cardon, Chatelain, e Goudin.

Nell'estate l'anziano Joseph Toronto tornò dalla Sicilia dopo un deludente sforzo missionario fra i suoi parenti. Si unì all'anziano Woodard nelle valli del Piemonte. Nel frattempo fu messo in circolazione un libello antimormone ma ebbe poco impatto sul lavoro. In Inghilterra l'anziano Snow faceva progressi nel suo sforzo di pubblicare una traduzione italiana del "Libro di Mormon".

1852-1854: La Missione di Lorenzo Snow si conclude

Nel febbraio 1852 l'anziano Lorenzo Snow attraversò le Alpi e tornò in Italia. Salutò gli anziani Woodard e Toronto a Torino. Il giorno dopo essi si incontrarono con i santi del Ramo di Angrogna. L'anziano Snow fu molto impressionato dai membri che erano entrati a far parte della Chiesa da quando aveva lasciato l'Italia. Avevano forti testimonianze ed erano stati benedetti con sogni, visioni, e guarigioni. Si meravigliò al successo missionario avuto nella valle, malgrado le restrizioni alla predicazione in pubblico. L'anziano Snow riflettè:

"I Valdesi furono i primi a ricevere il Vangelo, ma per gli sforzi e i tentativi degli anziani esso andrà avanti e indietro al di là delle loro regioni di montagna. In questa stagione esse sono circondate dalla neve alta da tre a sei piedi e in molti casi ogni comunicazione fra i villaggi è interrotta. Le nostre fatiche in questi luoghi saranno grandemente benedette quando potremo avere persone investite del sacerdozio che non hanno gli stessi svantaggi e problemi di noi, anziani stranieri, e tali persone si stanno formando, qui". ("Biography of Lorenzo Snow", pag. 209)
L'anziano Snow decise di inviare l'anziano Jabez Woodard a Nizza e lasciare i santi nelle valli del Piemonte sotto l'abile direzione del loro compaesano John D. Malan. Fratello Malan era stato membro della Chiesa solo per un anno. L'anziano Snow progettò di portare il Vangelo a Malta e decise di portare con sé l'anziano Woodward. Essi arrivarono i marzo, 1852. A luglio l'anziano Woodward tornò nelle valli del Piemonte. Il ramo stava ancora progredendo.

Dopo essere stato via per tre anni l'anziano Lorenzo Snow tornò in patria a Salt Lake City, arrivando il 30 luglio 1852. Fu un ritorno dolce-amaro perché una delle sue mogli, Charlotte Merrill Snow era morta durante la sua assenza. Era deceduta il 25 settembre 1850. (Quando Elisa, la sorella dell'anziano Snow compilò la sua biografia molti anni dopo, nel 1884, scrisse che credeva che Charlotte fosse morta lo stesso giorno che Lorenzo Snow era sul "Monte Brigham", nell'atto di dedicare l'Italia alla predicazione del Vangelo. Comunque sembra che l'anziano Snow sia andato su quella montagna sei giorni prima, il 19 settembre. Altri hanno preteso che Charlotte sia morta lo stesso giorno in cui l'anziano Snow guarì il bambino, ma non è così. Il bambino fu benedetto il 7 settembre.

Nelle valli del Piemonte esistevano tre rami della Chiesa: Angrogna, San Germano e San Bartolomeo. Il Libro di Mormon divenne disponibile in italiano ma solo 192 copie delle 1000 stampate, furono rilegate nel 1852. Il resto delle copie non sarebbe stato rilegato che molti anni più tardi. (Michael W. Homer, "BYU Studies" Vol. 31, N. 2, pag.85)

Nel 1852 i dirigenti della Chiesa annunciarono ufficialmente al mondo che la Chiesa praticava la poligamia. In Italia sorsero dei critici contro di essa. Stephen Malan figlio di John D. Malan scrisse che un ministro valdese "annunciò al popolo che [i missionari Santi degli Ultimi Giorni] erano una banda di bugiardi, che [essi] erano lupi travestiti da pecore, che erano impiegati da Brigham Young per convertirli e portarli nei deserti occidentali dell'America" e "sarebbero stati fatti schiavi e le vostre donne giovani sarebbero state possesso di quegli infami poligami e dei suoi amici, per saziare la loro lussuria e dissolutezza". Cionondimeno tali attacchi non rallentarono il progresso e ancora più persone desideravano imparare i loro insegnamenti. (Idem)

Altri missionari furono inviati per aiutare. Nel dicembre 1852 George D. Keaton e Thomas Margetts arrivarono dall'Inghilterra. Ad essi, nel 1853 si unì George W. Burridge. La lettera alla Chiesa della Prima Presidenza del 1853 riferiva che

"l'anziano Woodard è stato esiliato dall'Italia per aver insegnato la verità ed è andato in Svizzera, secondo il comandamento del Salvatore ai suoi discepoli di andare a predicare il suo Vangelo. Quando vi perseguitano in un luogo fuggite in un altro".

Nel gennaio 1854 l'anziano Thomas Stenhouse che aveva presieduto la Missione Svizzera fu incaricato di occuparsi del lavoro in Italia. Le due missioni furono unite nella Missione Svizzero-Italiana. Gli anziani Margetts e Keaton continuarono le loro fatiche in Italia sotto la direzione del presidente Stenhouse.

Il 22 febbraio 1854, una compagnia di 58 santi dell'Italia e della Svizzera lasciò Ginevra per l' Utah. Andarono a Liverpool, Inghilterra, passando per Parigi, accompagnati dall'anziano Stenhouse. Poi fecero rotta per New Orleans sulla nave "John M. Wood" comandata da Robert L. Campbell. L'8 maggio 1854 in Piemonte venne organizzato un nuovo ramo con 19 membri. Nella zona la persecuzione era accanita.

1854-1900: Raduno nell' Utah; La Missione viene chiusa.

Ad una speciale riunione di Sacerdozio tenuta a Ginevra il 1 ottobre 1854 Daniel Tyler fu sostenuto successore del Presidente Stenhouse: Presidente della Missione Svizzero--Italiana. A quel tempo vi erano in tutta la missione italiana 292 membri.

Nel settembre 1854, Samuel Francio fu chiamato dal Presidente Tyler a presiedere sui santi in Italia. Un anno più tardi, a settembre del 1855 Franklin D. Richards presidente della missione Europea venne in visita in Italia. Daniel Tyler scrisse:

" Il Presidente Richards ha deciso ora di visitare l'Italia dove c'erano alcuni santi nelle valli valdesi sotto la presidenza dell'anziano Samuel Francis. Questi santi erano molto poveri e la maggior parte di essi avevano una vita durissima. Alcuni di loro sopravvivevano cinque mesi all'anno mangiando caldarroste e forse e forse un po' di latte di pecora o di capra, senza nessun altro cibo, dovendo svernare nelle stalle per scaldarsi in mancanza di combustibile. Il fratello Richards era accompagnato dagli anziani William H. Kimball, John L. Smith, John Chislett e il sottoscritto.

Circa verso il periodo del nostro arrivo uno dei fratelli del luogo aveva mangiato per sbaglio dei funghi velenosi, pensando che fossero buoni da mangiare. barcollando si avvicinò a una sedia, o a uno sgabello e si sedette per ricevere l'imposizione delle mani. Il presidente Richards rimproverò il veleno e lui si riprese. Poco tempo dopo qualcun altro,non membro, raccolse dei funghi dello stesso tipo, li cucinò e li mangiò. Questa persona insieme alla moglie e ai figli morì per averli mangiati". (Daniel Tyler, autobiografia inclusa in "Classic Experiences", pag. 45)

La maggior parte dei santi italiani continuò ad emigrare nell' Utah. A novembre del 1855 l'anziano Samuel Francis accompagnò un piccolo gruppo di santi fino in Inghilterra. La famiglia Beus, Susanna Goudin e Peter Stalle erano fra loro. Il gruppo viaggiò coi carri, col treno, e con slitte trainate dai muli, e infine a piedi sino in Francia. In seguito con la nave a vapore fino a Londra. Mentre si trovavano là il piccolo Samuel Beus morì. Il gruppo continuò il suo viaggio in treno fino a Liverpool. Il 12 dicembre 1855 salì a bordo della nave"John J. Boyd" diretta a New York City. I santi italiani furono assegnati alla compagnia dei carretti a mano che arrivò a Salt Lake il 26 settembre 1856. Peter Stalle morì durante il viaggio in ferrovia. Questi santi si sistemarono insieme con altri santi italiani nella zona di Ogden. ("Our Pioneer Heritage", 2:312, 14:298-99)

Nel 1856 c'erano tre rami della Chiesa in Italia con un totale complessivo di 64 membri. Durante i tre anni precedenti circa 50 membri della Chiesa in Italia erano emigrati in America. (Andrew Jenson, Encyclopedic History of the Church, p.369.)

Nel settembre 1857 Jabez Woodard fu chiamato a recarsi ancora una volta, nel continente europeo. Egli successe a John L. Smith come presidente della Missione Svizzero-Italiana. Nel gennaio 1861 il nome della missione fu mutato in Missione Svizzero italiana e Tedesca. In questi anni si unirono alla Chiesa solo pochi convertiti. Nel maggio 1861 John L. Smith riprese la dirigenza della missione. Molti santi italiani andarono in America con Jabez Woodward. Quando partì rimase solo un ramo in Italia, (quello di San Germano) con diciotto membri. Nel 1862 l'opera ufficiale di proselitismo in Italia finì.

Nel 1863 Brigham Young Jr. concluse il suo servizio come presidente della Missione Europea. Prima di tornare a casa egli visitò l'Italia. Scrisse a casa, a suo padre, una lettera che includeva questa osservazione su Bologna:

"Non mi piace per niente questo posto. Mostrano i loro vizi un po' troppo sfacciatamente. Eravamo appena arrivati, e non avevamo neppure fatto in tempo a scrollarci la polvere di dosso, che un sacco di signore, vestite di bianco sono venute a offrirsi, bastava che noi scegliessimo. Aspettarono a lungo e pazientemente, ma, alla fine, furono deluse. Tali cose mi fanno disgustare la società com'è al momento, ed io desidero vivamente la compagnia di uomini e donne virtuosi come quelli che si trovano solo nella comunità vicino casa mia". ("Letters of Brigham Young to his sons", pag. 47)
Nel 1867 la Missione Italiana fu chiusa. Il nome fu cambiato in Missione Svizzero-Tedesca. Durante i suoi diciassette anni di storia circa duecento persone furono battezzate in Italia

Nel febbraio-marzo 1873 un gruppo dell' Utah visitò la Terra Santa. Durante il viaggio vide anche l'Italia. Questo gruppo comprendeva gli anziani Lorenzo Snow, George A. Smith, la sorella Eliza R. Snow e altri.

Nel 1875, Joseph Toronto andò di nuovo in missione fra i suoi parenti in Sicilia. Faticò per due anni, ed ebbe successo. Al suo ritorno portò con sè, a sue spese, quattordici parenti e amici suoi. ("Our Pioneer Heritage", Vol. 19, pag.470)

Nel 1882 John Henry Smith servì come residente nella Missione Europea. Quando tornò, nel 1885 riferì il suo tentativo di riaprire l'Italia al lavoro missionario:

"Andai in Italia sperando di poter vedere qualche opportunità di apertura in quel paese. Stando là per poco due dei miei anziani non morirono di fame. Comunque ero deciso a tentare di introdurre il Vangelo. Ci sono alcune zone del paese che sono protestanti ed ho fiducia che ci sarà un tempo quando il vangelo sarà diffuso fra quel popolo. Ma io penso che l'Italia sia in una condizione tale da offrire poche opportunità al momento per un'apertura. Gli italiani sono troppo legati alla fede religiosa i cui sono stati cresciuti o se no, sono quasi del tutto infedeli. Ho notato, andando in varie chiese che queste sono piene di preti e di mendicanti e che a paragone ci sono pochi appartenenti alle classi benestanti, o borghesi che prestino la benché minima attenzione all'osservanza religiosa". (Journal of Discourses, 26:177, April 6th, 1885).
Nell'ultima parte del diciannovesimo secolo alcuni i membri, originariamente valdesi, tornarono alla loro patria per svolgere il lavoro missionario fra i loro parenti e gli amici. Jacob Rivoire e la moglie Catherine Jouve furono in Piemonte dal 1879 al 1880. James Bertoch e Jules Grague trascorsero una parte della loro missione svizzero-tedesca in Piemonte fra il 1891 e il 1893. Daniel Richards e Paul Cardon andarono fra i valdesi nel 1900. L'anziano Cardon ebbe successo nel raccogliere molti documenti genealogici. (Michael W. Homer; "BYU Studies" Vol. 31, N. 2, pag.89)

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